Primo Maggio 2020

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Il Primo Maggio in quarantena colpisce, ma non deve intristire.
Certo non si potrà festeggiare nei modi tradizionali, quelli più propri della partecipazione corale, della tenuta delle feste e manifestazioni, dei comizi nelle piazze.
Sarà un Primo Maggio più individuale, chiuso nelle case, con un filo immateriale di socialità in grado comunque di costituire una rete di condivisione, di valori, di principi, di impegni.

Il Primo Maggio di questo anno va dedicato ai tanti che nella trincea del loro lavoro, sacrificando anche la propria vita, si sono spesi per curare i malati, isolare i contagi, salvare le vite, tenere viva fino all’ultima la speranza. Quel lavoro pubblico nella sanità e nei settori dei servizi collegati, sempre bistrattato, colpito da tagli sbagliati e con condizioni di lavoro spesso pesantissime, ad un tratto ritorna nella consapevolezza del Paese come una leva essenziale per assicurare il diritto di tutti alla salute e dare sicurezza di fronte a un nemico tanto insidioso quanto invisibile. Colpisce positivamente anche il sovrappiù di retorica che accompagna questa riscoperta.

Questi veri e nuovi eroi vanno però celebrati con due impegni sostanziali e non occasionali. Per difendere concretamente la sanità pubblica bisogna non solo finanziarla in misura corretta, ma assicurarsi che attraverso un fisco più equo tutti concorrano secondo le proprie possibilità.
Un diritto è universale non solo quando riguarda tutti ma anche quando viene finanziato da tutti. In secondo luogo non sono più tollerabili disfunzioni organizzative, modelli regionali diversi da regione a regione, assenza di programmazione e di controlli, chiusure territoriali immotivate. La sanità nelle sue componenti di fondo deve essere omogenea, deve sapere garantire uguaglianza di prestazioni e le stesse opportunità a tutto il Paese.
Quello che sarebbe irresponsabile, passata speriamo presto l’epidemia, sarebbe ritornare ai vecchi vizi, non valorizzare tante competenze e tanta serietà dimostrata, disperdendo la possibilità di uscire dalla crisi con una sanità più inclusiva ed efficace e con una ricerca indipendente e di qualità.

#BuonPrimoMaggio