Una nuova legge sul conflitto di interessi è sempre stata necessaria ma mai presentata, tanto che ne abbiamo una di 50 anni fa.
Una proposta in tal senso più moderna, in linea con le altre democrazie europee e rivolta ai prossimi 40 anni, è stata depositata un mese fa: essa costringe chi viene eletto a scegliere tra l’attività parlamentare e le sue proprietà, anche se è azionista di maggioranza.
Eppure viene tirata oggi in ballo, strumentalmente, come un’azione per salvare Berlusconi: semplicemente falso.