Nel 1953 la mia famiglia si è trasferita a Milano per poi tornare a Roma, nel quartiere Talenti, dove ho terminato gli studi secondari presso il liceo Orazio conseguendo la maturità classica nel 1969.
Nel 1973 mi laureo all’Università La Sapienza di Roma in filosofia con una tesi su Anna Kuliscioff e successivamente mi sono iscritto alla CGIL, dove ho lavorato come sindacalista.
Nel 1974 sono andato a dirigere la Casa editrice della Confederazione, l’Esi: nel giro di due anni sono approdato prima all’Ufficio sindacale, dove ho coordinato le politiche contrattuali delle categorie, e poi all’Ufficio Industria della Confederazione.
Nel 1979 ho iniziato la carriera di dirigente sindacale con l’incarico di segretario generale aggiunto della categoria dei lavoratori poligrafici e cartai. Nel 1990 sono entrato nella segreteria confederale e nel 1993 sono stato nominato segretario generale aggiunto da Bruno Trentin.
Sono stato iscritto prima al Partito Socialista Italiano e, dopo la fine del PSI, al partito dei Democratici di Sinistra.
Vice di Sergio Cofferati dal 1994 al 2002, a seguito della conclusione del mandato di Cofferati, sono diventato Segretario Generale della CGIL, la più importante organizzazione sindacale italiana. Con orgoglio sono stato il primo socialista a guidarla dai tempi della sua ricostituzione nel 1944.
Il 3 novembre 2010 mi è succeduta alla guida della CGIL Susanna Camusso, prima donna segretaria della CGIL.
Alle Elezioni politiche italiane del 2013 sono stato eletto alla Camera dei Deputati come capolista della lista PD nella circoscrizione Campania I.
Da maggio 2013 ricopro l’incarico di Presidenza della X Commissione permanete della Camera dei Deputati – “Attività produttive, commercio e turismo” – occupandomi tra le tante cose di innovazione; in particolare sono stato il promotore della indagine conoscitiva per l’ Italia su Industria 4.0.
Tra maggio e dicembre 2013 ho avuto la responsabilità di ricoprire il ruolo di Segretario del Partito Democratico, in un fase di transizione tra la segreteria di Bersani e quella di Renzi.
In quei mesi abbiamo affrontato molte elezioni amministrative vincendole tutte, preparata l’adesione al Partito Socialista Europeo, riportato in alto i sondaggi e favorito un clima di rispetto reciproco dentro il partito.
Dopo l’involuzione del Partito Democratico con le sue politiche in tema di lavoro, scuola, riforma elettorale e Costituzionale, ho deciso con tanti altri di lasciare il Pd e di dare vita ad Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista e poi alla lista Liberi e Uguali con Pietro Grasso, con la quale sono attualmente candidato alla Camera dei Deputati come capolista nei collegi plurinominali della Circoscrizione Sicilia 2.