Cambiare il Paese partendo dalla coesione sociale

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Intervento “Area Riformista” – Milano 15 novembre 2014

Come forza riformista, noi dobbiamo tenere a mente la vera condizione del paese.
Da 15 anni il Paese è fermo, non cresce.

Un Paese che non produce reddito diventa sempre più diseguale tra chi ha di più e chi in questa crisi perde tutto.

Cambiare il paese significa fare politiche che aumentino la coesione sociale, ascoltando ed avendo rispetto dei corpi intermedi.

In questo quadro di tensioni sociali non c’era alcun bisogno di mettere mano all’articolo 18, né di colpire l’intermediazione sociale importante che svolgono i patronati.

Serve fare una politica che include e non esclude, che pensi a chi sta peggio e non solo chi sta meglio.
Una politica che raccolga la sfida di un nuovo modello di sviluppo basato sui saperi, sulla qualità, sulla innovazione.
Di certo, al Paese non serve una politica che sia forte con i deboli e debole con i forti.