Le parole di Grillo sono senza senso: se voleva cambiare la legge elettorale poteva sostenere la nostra proposta. Ha impedito che questa soluzione passasse, bocciandola in commissione. Se c’è qualcuno da accusare è proprio Grillo insieme ad altri: non si affrontano così i problemi, la nostra proposta, che prevede il doppio turno di collegio di coalizione, è la migliore ed è un punto da cui partire perché assicura la governabilità e il fatto che ognuno possa contarsi in quello che rappresenta realmente, superando finalmente il porcellum.
A Grillo dico giù il cappello di fronte alle nostre importanti prove di democrazia: non tutti i partiti sono uguali, c’è chi è democratico e chi no, chi è corretto e chi no, e il PD non fugge mai dalle proprie responsabilità. Abbiamo avuto il coraggio di attuare un vero rinnovamento, puntando su “veri giovani”, come il nostro capogruppo alla Camera, Roberto Speranza.
Senza il PD tante cose non si potevano fare per dare una risposta a questa crisi: ma non possiamo accollarci da soli tutte le responsabilità, sapendo che se cade il governo adesso il Paese ripiomba nel baratro in cui il centrodestra ci aveva portati un anno e mezzo fa. Non se ne può più dei condoni né di soluzioni “facili”: nell’affrontare la crisi economica ci sono condizioni esterne che non ci piacciono, tra le quali questa Europa così avara quando si tratta di dare investimenti e condividere sforzi di risanamento.
E queste operazioni stanno dando degli importanti risultati: da quando sono segretario il PD ha vinto tutte le battaglie elettorali. Il Movimento Cinque Stelle a Trento e Bolzano ha ottenuto il 3%.
La gente ha capito che non bastano solo gli show. Ti chiede responsabilità e poi ti presenta il conto.
Sul caso Berlusconi il PD vuole solo applicare la legge. Berlusconi lamenta una persecuzione nei suoi confronti ma noi non vogliamo far cadere il nostro avversario, bensì solo applicare la legge. Una legge che, ricordo, è stata applicata già per trentadue persone e già oggetto di decine di sentenze. La legge è uguale per tutti e non c’è niente di altro o di contro.
Al candidato presidente con la coalizione di centrosinistra Marcello Pittella do due consigli: una volta eletto sarà al servizio dei cittadini. Dovrà fare scelte nette per una terra che ha ancora potenzialità inespresse per tornare ad essere una Regione modello.